Resilienza è un termine utilizzato in molteplici contesti (dall’ingegneria all’informatica, all’ecologia). In psicologia indica la capacità dell’uomo di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente.
A me pare che questo concetto illumini perfettamente le vicende di Fare per Fermare il Declino in questi ultimi giorni. Abbiamo avuto un grosso colpo, ma abbiamo saputo affrontarlo e reagire con coraggio, coerenza e lucidità, in tempi estremamente rapidi.
Noi sappiamo che il movimento ne esce rafforzato. Occorre però comunicare questo messaggio all’esterno.
Molte persone, fuorviate dal chiacchiericcio voyeuristico di questi giorni, sono rimaste intrappolate in una falsa equazione: Oscar ha mentito sul proprio curriculum, dunque la proposta di FARE è inaffidabile, dunque adesso non so più per chi votare.
Dobbiamo insistere perché tutti distinguano gli aspetti personali da quelli politici:
1) Oscar sta già pagando adesso tutte le conseguenze della sua vanità curriculare. Chi altri l’ha mai fatto?
2) Fare ha già dato una grande dimostrazione di coerenza. Quale altro partito sarebbe stato capace di tanto?
3) La forza della nostra visione, la credibilità del nostro programma e il valore delle nostre proposte concrete restano intatti. Se meritavano appoggio e fiducia cinque giorni fa, continuano a meritare appoggio e fiducia oggi. Anzi: meritano oggi ancora più fiducia, e un appoggio più convinto.
4) Le nostre idee e i nostri comportamenti sono la vera, costruttiva rottura con vent’anni di idee e pratiche politiche inefficaci, poco chiare o demagogiche. Noi, e solo noi, siamo quelli che possono salvare l’Italia dal declino.
5) Noi non siamo l’antipolitica grillina che si nutre del voto di pura protesta. Noi non ci identifichiamo con un leader carismatico che si mette al di sopra di ogni confronto e di ogni discussione. Noi siamo un gruppo forte e coeso di persone di elevato standing individuale e intellettuale, che ci hanno messo la faccia e hanno contribuito a scrivere l’unico programma che garantisce all’Italia di avere un futuro: abbattere la spesa, abbattere il debito, abbattere le tasse salvando il welfare e rilanciando le imprese. Questo è necessario fare, e questo faremo.
6) Il frazionamento del prossimo Parlamento e la confusione delle posizioni degli altri partiti ci conferiscono un ruolo più importante di quello che una forza come la nostra normalmente avrebbe. Abbiamo idee chiare per affrontare problemi urgenti: noi ci saremo, difenderemo la nostra visione e sapremo condizionare l’azione del governo, portando avanti con determinazione le istanze dei nostri elettori.
La situazione del paese e gli errori degli altri partiti sono tali da rendere necessaria una svolta radicale nella politica. Fare è l’unico movimento in grado di promuovere questa svolta. I cittadini lo possono capire, ma noi dobbiamo spenderci al massimo per far sì che questo accada.
Non è il momento di recriminare.
La nostra differenza è la nostra forza. Diciamolo forte e chiaro. Diciamolo a tutti.